04.01.2019. Tante le proposte per il mese di gennaio.
Dagli Scavi di Ercolano alla grotta azzurra di Capri, dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli al Parco di Capodimonte tanti i siti e i musei che resteranno aperti gratuitamente al pubblico domenica 6 gennaio 2019 a Napoli e provincia.
Grotta Azzurra Anacapri (Napoli) – accesso dal mare
Telefono: 0818370381
La Grotta Azzurra è una delle attrazioni più famose dell‘isola di Capri. Per raggiungerla è necessario affidarsi ai barcaioli della zona, che sanno bene quando è possibile effettuare la visita. Se c’è la marea alta è praticamente impossibile accedervi.
La Grotta Azzurra è anche molto conosciuta come la piscina privata di Tiberio. La visita ne vale veramente la pena!
Museo Archeologico dei Campi Flegrei a Bacoli (Napoli)
Via Castello, 39
Telefono: +39.081.5233797 (Ufficio per i Beni Archeologici di Baia)
Il Parco Archeologico dei Campi Flegrei è situato in una posizione strategica tra storia, archeologia, natura e mare tale da avere una cura davvero particolare.
Lo scopo del Parco Archeologico è infatti quello di salvaguardare il patrimonio artistico e culturale dei tanti monumenti e siti archeologici che circondano il territorio.
Sono 25 i siti che sono assegnati al Parco Archeologico dei Campi Flegrei che vanno appunto dai Campi Flegrei fino ad arrivare a Pozzuoli, Baia, Bacoli e Giugliano.
L’impianto ha origini romane e lo si evince dalla presenza di mura in opus reticolatum e cisterne, tpiche dell’epoca romana.
Il Castello ha vissuto fasi alterne di fortuna e di abbandono, oggi è inserito in un programma di riqualificazione, grazie al demanio dello Stato che ne ha preso a cura.
All’interno si trovano reperti provenienti da Miseno, Baia e Pozzuoli ed ancora una raccolta di gessi che venivano utilizzato per realizzare le statue greche e romane.
Al Secondo piano del Castello invece troviamo le statue di Ulisse e Polifemo e la ricostruzione del Ninfeo di Punta Epitaffio.
Parco archeologico di Baia a Bacoli (Napoli)
Via Sella di Baia, 22
Telefono: 0818687592
Baia è una meraviglia da visitare, famosa per le sue acque termali e tempio della storia romana. Conosciuta come edifici termali e templi delle divinità di Mercurio, Diana e Venere.
Più scendi all’interno dell’insenatura e più si può godere un panorama spettacolare, davvero incantevole. Durante il periodo estivo vengoneeseguite delle rappresentazioni teatrali per far rivivere il modo di come gli antichi romani vivevano.
Parco sommerso di Baia a Bacoli (Napoli)
Piazza Alcide De Gasperi (centro visite)
Telefono: 0815233797 – 0815233797
Il Sito Archeologico di Baia è conosciuta anche come la Pompei sommersa per l’immensità dei reperti che si trovano nel fondo del mare.
Luogo di villeggiatura dei patrizi e zona preferita di Cicerone, Domiziano Cesare e Nerone.
All’interno si trovano impianti termali e idraulici, Tomba di Agrippina, PIscina Mirabile.
Sacello degli Augustali a Bacoli (Napoli)
Via Miseno
Telefono: 0815235035
Il complesso monumentale, situato a breve distanza dal teatro, realizzato in epoca giulio-claudia e dedicato al culto dell’imperatore Augusto, nella sua forma attuale risale alle sistemazioni di età antonina (metà del II secolo d.C.), fatte eseguire da Cassia Victoria in onore del marito L. Laecanius Primitivus, sacerdote Augustale dell’epoca di Marco Aurelio. L’edificio fu però distrutto alla fine del II secolo d.C. probabilmente a causa di eventi sismici. Al momento della sua scoperta nel 1967, vi furono trovate statue di Vespasiano, Nerva, Tito, dell’Abbondanza, e di alcune divinità tra cui, Asclepio, Apollo e Venere, una del tipo della Piccola Ercolanese ed un’altra su delfino, poi asportate ed ora esposte nell’apposita sala dedicata al monumento all’interno del Museo Archeologico dei Campi Flegrei. Semisommerso per effetto del bradisismo, il santuario è composto da tre ambienti affiancati, in parte costruiti in muratura e in parte ricavati dalla roccia, che ne forma le pareti laterali e di fondo. L‘edificio centrale, il vero e proprio sacello, consiste in un tempietto a podio di pianta rettangolare davanti al quale è situato l’altare. L’ambiente a destra del sacello, costruito in opus reticulatum, era decorato con rivestimenti in stucco ed intonaco dipinto sulle pareti e sulla volta a botte ed a crociera. In quello a sinistra invece fu rinvenuta la statua equestre in bronzo di Nerva (in origine Domiziano) ora al Museo Archeologico dei Campi Flegrei.
Parco Archeologico dei Campi Flegrei – Teatro Romano di Misenum a Bacoli (Napoli)
Via Sacello degli Augustali
Telefono: 0818541469 o 0818040430
Adiacente al Sacello degli Augustali, il teatro è in parte ricoperto da edifici moderni, ma ne sono ancora riconoscibili alcuni tratti degli ambulacri di sostruzione ed accesso alle gradinate, che sulla sommità si appoggiano al costone di Punta Sarparella. Attualmente vi si entra dall’ambulacro inferiore ad emiciclo coperto con volta a botte, scavato nel tufo e foderato in opus vittatum; interrato circa per metà della sua altezza per effetto del bradisismo, esso presenta l’imbocco dei corridoi radiali con arco di laterizi, che conducevano ad un’altra galleria semicircolare più interna. In corrispondenza del tredicesimo corridoio si apre una galleria rettilinea, anche questa insabbiata per metà dell’altezza. Nell’area in proprietà privata si conserva, infine, un breve tratto dell’ambulacro superiore e, ad una quota più alta, i resti di un’arcata in laterizi e di una scala, probabilmente di accesso alla summa cavea.
Tempio c.d. di Diana a Bacoli (Napoli)
Piazzetta Alcide De Gasperi
Telefono: +39.081.8687592 (Parco Archeologico di Baia)
La denominazione fu attribuita all’edificio dagli antiquari napoletani in seguito al ritrovamento di bassorilievi marmorei con figure di cani e cervi, nonché per un frammento marmoreo in cui pare si leggesse il nome della dea. La struttura si presenta come una grande aula a pianta circolare iscritta in un ottagono, costruita in opus listatum fino alle reni degli archi di copertura dei finestroni; al di sopra è in opus latericium fino all’attacco della cupola, che era forma ogivale e che oggi si presenta sezionata, realizzata con anelli progressivamente aggettanti, costruiti con schegge di tufo e laterizi. La rotonda potrebbe essere identificata con una natatio, in relazione alla presenza in loco di sorgenti termali naturali, calde e fredde.
Antiquarium Nazionale e Villa Regina di Boscoreale (Napoli)
Via Settetermini, 15
Telefono: 0815368796
L’Antiquarium, istituito nel 1991 ed ospitato in un edificio costruito nelle adiacenze dell’area archeologica di Villa Regina (continua a leggere….).
L’Antiquarium di Boscoreale rientra nel nostro itinerario: Le ville romane nel territorio vesuviano
Certosa di San Giacomo a Capri (Napoli)
Via Certosa
Telefono: 0818376218
La Certosa di San Giacomo è la costruzione storica più antica dell’isola di Capri, fu costruita infatti nel 1371 per volere del conte Giacomo Arcucci su un terreno donato dalla Regina Giovanna I D’Angiò (continua a leggere…).
La visita alla Certosa può rappresentare l’occasione per provare il nostro itinerario A spasso per Capri….l’isola dell’amore e non solo
Villa Jovis a Capri
Via Tiberio
Telefono: 0818370381
La villa romana più grandiosa presente sull’isola è Villa Jovis, posta alla sommità del promontorio orientale, ultima residenza dell’imperatore Tiberio. Gli scavi eseguiti nel 1935 hanno portato alla luce un vasto edificio, che gravita intorno ad un grande quadrilatero centrale in cui sono collocate cisterne.
Scavi di Stabiae a Castellammare di Stabia (Napoli)
Via Passeggiata Archeologica
Telefono: +39.081.8714541; +39.081.8575347
La Villa San Marco, così chiamata da un’antica cappella ivi costruita nella seconda metà del 1700, è una villa romana a carattere residenziale situata sul ciglio della collina, in splendida posizione panoramica. Esplorata in epoca borbonica, tra il 1749 e il 1754, è stata riscavata sistematicamente tra il 1950 e il 1962.
La Villa Arianna, così denominata per la grande pittura a soggetto mitologico rinvenuta sulla parete di fondo del triclinio, fu scavata quasi interamente tra il 1757 e il 1762, sotto la direzione dell’ingegnere svizzero Karl Weber. Lo scavo a quei tempi era condotto attraverso esplorazioni sotterranee che prevedevano solo il recupero degli oggetti e non anche l’indagine dell’intero contesto architettonico: pertanto, le suppellettili e gli affreschi meglio conservati venivano prelevati e inviati al Museo Borbonico presso il Palazzo Reale di Portici.
Parco Archeologico di Ercolano (Napoli)
Corso Resina, 187
Telefono: 0817324311
La città di Ercolano, già gravemente danneggiata dal terremoto del 62, venne distrutta dall’eruzione del Vesuvio (79 d.C.), che la coprì con un’ingentissima massa di fango, cenere ed altri materiali eruttivi trascinati dall’acqua piovana che, penetrando in ogni apertura, si solidificò in uno strato compatto e duro di 15-20 metri (continua a leggere…)
Il nostro itinerario: Ercolano e il fascino dell’antico
Parco Archeologico di Liternum – Giugliano in Campania
Via Circumvallazione esterna
Telefono: 081440166
Il sito antico, adibito a Parco archeologico, si estende su un’area in comproprietà tra Stato, Provincia di Napoli e Comune di Giugliano in Campania. Alcuni degli interessanti materiali rinvenuti sono conservati a fini espostivi nel Museo Archeologico dei Campi Flegrei a Baia.
Palazzo Reale – Appartamento Storico – Napoli
Piazza Plebiscito, 1
Telefono: 0815808111 – 081400547 biglietteria – numero verde 848800288
La fondazione del Palazzo Reale di Napoli risale ai primi del 1600, quando i Viceré spagnoli di Napoli decisero di costruire, per sé e per i soggiorni del Re di Spagna, una residenza spaziosa e confortevole, ben diversa quindi, dai castelli fortificati nei quali avevano vissuto i Re angioini ed aragonesi. Il luogo prescelto si trovava accanto a Castel Nuovo, alla fine di via Toledo, verso il nuovo quartiere residenziale di Chiaia, a sud-ovest della città antica. Il progetto fu affidato dall’allora viceré, Fernando Ruiz de Castro Conte di Lemos, all’architetto Domenico Fontana, tra i più famosi architetti del tempo, proveniente dalla corte papale, che ispirò il suo disegno progettuale a canoni tardo-rinascimentali, già sperimentati a Roma, nella sua attività per Sisto V.
Castel Sant’Elmo e Museo del Novecento a Napoli
Via Tito Angelini, 22
Telefono: 0812294449
Castel Sant’Elmo
Il castello è sede degli uffici della Direzione del Polo museale della Campania e del Museo del Novecento a Napoli.
Il Castello è stato sede negli ultimi trent’anni di numerose manifestazioni espositive di arte antica e contemporanea ma anche di una intensa attività di rassegne musicali di cinema e di teatro. E ciò che rende unico questo sito monumentale sono gli spalti, dai quali si ammira uno spettacolare panorama di tutto il territorio circostante, dalle isole al Vesuvio, dai Campi Flegrei ai monti del Matese.
Museo del Novecento
Sulla imponente Piazza d’Armi, nel 2010, è stato allestito il Museo ‘Novecento a Napoli.
La collezione è formata da opere di proprietà pubblica, da donazioni degli artisti o degli eredi e di prestiti a lungo termine ‘in comodato’ da parte di collezionisti. Nel Museo sono esposte oltre 170 opere realizzate da 90 artisti napoletani, con l’aggiunta anche di alcune presenze di maestri non napoletani che con ruoli diversi furono attivi in città. Si articola attraverso un percorso cronologico suddiviso per sezioni: dalla documentazione della Secessione dei ventitré (1909) o del primo Futurismo a Napoli (1910-1914) al movimento dei Circumvisionisti e del secondo Futurismo (anni Venti-Trenta); dalle varie testimonianze su quanto si produsse tra le due guerre alle esperienze succedutesi nel secondo dopoguerra (1948-1958), dal Gruppo ‘Sud’ al cosiddetto Neorealismo, dal gruppo del M.A.C. all’Informale o al Gruppo ’58. Seguono le sezioni riservate agli anni Settanta, Fino all’ultima sezione, dove è documentata l’attività di quanti, pur continuando a operare dopo l’80 sperimentando linguaggi diversi, si erano già affermati in città in quel decennio.
Certosa e Museo di San Martino – Napoli
Largo San Martino, 5
Telefono: 0039.081.2294541
La certosa di San Martino è tra i maggiori complessi monumentali di Napoli; costituisce, in assoluto, uno dei più riusciti esempi di architettura e arte barocca insieme alla Reale cappella del tesoro di San Gennaro. Essa è situata sulla collina del Vomero, accanto a castel Sant’Elmo. Nel dicembre 2010 il decreto n. 851 del Ministero per i Beni Culturali emesso su proposta della Soprintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici di Napoli e provincia, ha dichiarato la collina su cui sorge la certosa “monumento nazionale”.
Via Duomo, 142
Telefono: 0812294571
La quadreria dei Girolamini, statale ma affidata ai padri dell’Oratorio di San Filippo Neri, è sistemata in alcuni vani prossimi al chiostro monumentale. Secondo le antiche fonti, le raccolte furono accessibili al pubblico fin dalla sua prima istituzione, tra la fine del XVI secolo e l’inizio del XVII, collocate in sacrestia, dove rimasero fino al recente riallestimento museografico realizzato nel 1961. Dopo un lungo periodo di chiusura seguito al terremoto del 1980, la pinacoteca è stata riordinata e riaperta al pubblico nel 1995. Comprende , oltre ad un piccolo nucleo cinquecentesco di dipinti di ambito nord-europeo, importanti opere a tema sacro di scuole prevalentemente centro-meridionali, donate all’ordine da privati a partire dal XVI secolo. Nel nutrito gruppo di opere seicentesche, prevalgono le opere di corrente naturalista – Battistello, Ribera, Stomer- con qualche esempio classicistico e barocco sia di ambito napoletano che emiliano – Stanzione, Giordano, Gessi, Reni. Tra i dipinti settecenteschi ricordiamo alcuni bozzetti per affreschi eseguiti in chiesa di Francesco Solimena e di Ludovico Mozzanti. In occasione dell’ultima riapertura della quadreria nel 1995, sono state inserite nuove opere, tra cui si distinguono incantevoli terracotte di Giuseppe Sanmartino.
Complesso termale di via Terracina – Napoli
Via Terracina
Telefono: +390814422220 (Ufficio Archeologi della Soprintendenza)
Il complesso termale di via Terracina, portato alla luce nel 1939 durante la costruzione della Mostra d’Oltremare, è situato all’incrocio tra l’antica via Puteolis-Neapolim ed una strada secondaria. L’edificio, articolato su più livelli, alimentato dall’acquedotto del Serino e costruito prevalentemente in opus vittatum e latericium, risale nel suo impianto originario alla prima metà del II sec. d.C.; ma subì nel corso del tempo molteplici interventi che ne hanno modificato l’organizzazione degli spazi. Sicuramente posteriori rispetto al nucleo originario sono: il corridoio d’ingresso, in epoca medievale adattato a cisterna, alcuni ambienti forse identificabili come tabernae, e la latrina.
Crypta Neapolitana – Napoli
Salita della grotta, 20
Telefono: 081/669390 e 081/2301030
La Crypta Neapolitana (o Grotta di Posillipo o Grotta di Virgilio) è una galleria lunga circa 711 metri[3] scavata nel tufo della collina di Posillipo, tra Mergellina (salita della Grotta) e Fuorigrotta (via della Grotta Vecchia), a Napoli. L’ingresso principale della grotta è ubicato all’interno del parco Vergiliano a Piedigrotta di Napoli, che conserva tra l’altro anche le tombe di Giacomo Leopardi e Virgilio.
Villa Pignatelli – Napoli
Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes
Riviera di Chiaia, 200
Telefono: 0039.081.7612356 0039.081.669675
La villa, costruita in stile neoclassico da Pietro Valente e Guglielmo Bechi (1826), fu acquistata nel 1841 dai Rothschild, la celebre famiglia di banchieri al servizio dei Borbone di Napoli, e nel 1867 ceduta ai principi Aragona Pignatelli Cortés. Donata allo Stato dalla principessa Rosina nel 1952, ospita mostre e concerti ed è sede del Museo del Principe Diego Aragona Pignatelli Cortés, costituito da opere d’arte e arredi devoluti insieme alla villa. Il museo accoglie anche parte della raccolta del Banco di Napoli, composta da opere di scuola napoletana dal ‘500 al ‘900 (continua a leggere…).
Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Piazza Museo Nazionale, 19
Telefono: +39.081.4422149 (Punto informazioni del Museo); +39.081.4422111 (centralino)
Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, uno dei primi costituiti in Europa in un monumentale palazzo seicentesco tra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento, può vantare il più ricco e pregevole patrimonio di opere d’arte e manufatti di interesse archeologico in Italia.
La sezione egiziana del MANN
Museo della Ceramica Duca di Martina – Napoli
Via Cimarosa, 77 / via Aniello Falcone, 171
Telefono: 0039.081.5788418
Il Museo Duca di Martina nella Villa Floridiana di Napoli è sede di una delle maggiori collezioni italiane di arti decorative. Comprende oltre seimila opere di manifattura occidentale ed orientale, databili dal XII al XIX secolo, il cui nucleo più cospicuo è costituito dalle ceramiche.
Museo di Capodimonte
Via Miano, 2 – Napoli
Telefono: 0817499111 – 081749915 – 848800288
Il Museo Nazionale di Capodimonte a Napoli, straordinario contenitore culturale di arte e storia, uno dei simboli della magnificenza della città e del suo glorioso passato di capitale del regno, nasce da una collezione di famiglia. Il nucleo storico della collezione è costituito infatti dagli oggetti d’arte raccolti da Papa Paolo III, al secolo Alessandro Farnese, ed ereditati da Elisabetta, madre di Carlo di Borbone re di Napoli a partire dal 1734. (continua a leggere…)
Parco archeologico Sommerso di Gaiola Napoli
Discesa Gaiola, scogliera
Telefono: 0812403235 (centro visite)
Il Parco sommerso di Gaiola costituisce il fulcro del litorale di Posillipo, tra le falesie della baia di Trentaremi ed i pendii di Marechiaro, ammantate di macchia mediterranea. Nell’ambito del parco, la zona di riserva integrale comprende il tratto di mare prospiciente il promontorio di Posillipo e gli isolotti della Gaiola, mentre la zona di riserva generale include il residuo tratto all’interno del perimetro del parco medesimo. Il paesaggio subacqueo è costituito dalla commistione di popolamenti marini, favoriti dal sistema di circolazione delle acque nel golfo, e di resti di strutture archeologiche: bacini portuali, ninfei e peschiere, attualmente sommersi a causa del lento sprofondamento della crosta terrestre (bradisismo), pertinenti alla soprastante Villa di Vedio Pollione.
Parco di Capodimonte – Napoli
Via Miano, 4
Telefono: 0817410080 0815808278
Il bosco fu voluto da Carlo di Borbone nel 1734. Fu concepito inizialmente come riserva da caccia ma con il Re Ferdinando II delle Due Sicilie fu trasformato in giardino all’inglese, assumendo l’aspetto che conserva attualmente.
Parco e Tomba di Virgilio – Napoli
Salita della Grotta, 20
Telefono: 081669390
Il piccolo parco sito alle spalle della chiesa di S. Maria di Piedigrotta, nei pressi della stazione ferroviaria di Mergellina, racchiude una parte delle pendici orientali della Collina di Posillipo, dal nome greco pausilypon (“pausa del dolore”) dato alla splendida villa romana che sorgeva sulla collina, ad indicare la pace e la quiete qui esistenti. Il parco ospita monumenti rilevanti per la storia dell’area partenopea e la sua denominazione ha origine dall’attribuzione al poeta Publio Virgilio Marone (Andes, 70 a.C. – Brindisi, 19 a.C.) del sepolcro romano ivi presente.
Museo Storico Archeologico di Nola (Napoli)
Via Senatore Cocozza, 2
Telefono: +39.081.5127184 (Ufficio per i beni archeologici di Nola)
Ospitato in un convento canossiano, il museo espone oggetti dall’antica città etrusca di Nola, dal VII secolo a.C. all’epoca tardo antica.
Museo Archeologico Territoriale della Penisola Sorrentina “Georges Vallet” – Piano di Sorrento (Napoli)
Via Ripa di Cassano
Telefono: +39.081.8087078 (Ufficio per i beni Archeologici della Penisola Sorrentina)
Il Museo Archeologico Territoriale della Penisola Sorrentina, intitolato al famoso archeologo e studioso Georges Vallet ed ospitato nelle sale di Villa Fondi de Sangro, è nato dall’esigenza di accogliere la documentazione ed i risultati delle campagne di scavo effettuate nella Penisola Sorrentina per ricostruire le fasi di popolamento e di trasformazione di questo territorio dalla preistoria all’età romana nel contesto complessivo della Campania antica.
Parco Archeologico di Pompei (Napoli)
Via Villa dei Misteri, 2
Telefono: 0818575111 – 0818575347
Gli scavi archeologici di Pompei hanno restituito i resti dell’antica città di Pompei antica, presso la collina di Civita, alle porte della moderna Pompei, seppellita sotto una coltre di ceneri e lapilli durante l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., insieme ad Ercolano, Stabiae ed Oplonti.
Gli scavi, iniziati per volere di Carlo III di Borbone, sono una delle migliori testimonianze della vita romana, nonché la città meglio conservata di quell’epoca.
Se decidete di visitare gli Scavi di Pompei ecco alcuni itinerari tematici o descrizioni di singole domus realizzati dalla nostra redazione:
LA NOSTRA GUIDA AL PARCO ARCHEOLOGICO DI POMPEI
Pompei: dal mondo dei morti ai ludi gladiatori
Pompei: dal centro città alle ville extraurbane
Le attività lavorative nell’antica Pompei
Have: il saluto ai visitatori di Pompei
La Casa dei Vettii di Pompei
La Casa di Marco Lucrezio Frontone
L’Antiquarium degli Scavi di Pompei
I Granai del Foro: il deposito archeologico più grande di Pompei
Erotismo a Pompei: il Piccolo Lupanare
Il bacio eterno dei Casti Amanti di Pompei
La casa di Marco Lucrezio Frontone
Il lusso e il mito di Alessandro Magno, la Casa del Fauno a Pompei
Il Tempio di Apollo, il cuore più antico della spiritualità di Pompei antica
Il fascino indiscusso della Villa dei Misteri di Pompei
La casa dei Mosaici Geometrici
La Regio “delle meraviglie” di Pompei
La Necropoli di Porta Stabia
Anfiteatro Flavio e Tempio di Serapide – Pozzuoli (Napoli)
Via Serapide
Telefono: 0815266007
Una delle più grandi arene costruite sotto l’imperatore Vespasiano, intorno al 70 d.C., sorse sulla grande terrazza urbana della città, destinata ad ospitare i più importanti monumenti architettonici dell’ “urbs” romana.
L’Anfiteatro, coi suoi 149 metri di altezza, è per grandezza il terzo in Italia dopo il Colosseo e l’Anfiteatro di Capua.
L’edificio, in tre ordini di arcate, era circondato da un portico ellittico che sorgeva su di una platea in travertino i cui pilastri in piperno furono sostituiti, con grandi colonne di laterizio. Dei tre ordini di gradinate della cavea ne restano due; la capienza era di circa 40.000 spettatori. L’arena, ellittica, che misura 75×42 m, è aperta al centro da un corridoio. Due scale nei lati lunghi conducono agli imponenti sotterranei perfettamente conservati, tre profondi corridoi, quaranta celle al piano inferiore, altre quaranta, destinate alle belve, al piano superiore. Lungo l’arena si trovano aperture comunicanti con le gabbie nei sotteranei da cui potevano entrare le bestie spesso utilizzate durante gli spettacoli. Suggestiva è la visita dei sotterranei che mostrano la complessa organizzazione dei servizi per il funzionamento degli spettacoli. Nell’arena si svolsero i primi martirii cristiani: qui, secondo la tradizione formatasi tra il V e VI secolo, nel 305 d.C. fu preparato il supplizio per San Gennaro.
Parco archeologico di Cuma – Pozzuoli (Napoli)
Via Monte di Cuma, 3
Telefono: 0818040430
La città di Cuma è la più antica colonia greca d’Occidente, i suoi grandi templi di Apollo e di Giove, trasformati in chiese nel Medioevo, conservano testimonianze greche, sannitiche, romane e paleocristiane. Fuori della cinta fortificata della città sono la necropoli settentrionale e l’Anfiteatro del tardo II secolo a.C., uno dei più antichi della Campania.
Villa di Poppea – Oplontis – Torre Annunziata (Napoli)
Via Sepolcri
Telefono: 0818621755
Per scavi archeologici di Oplonti si intende una serie di ritrovamenti archeologici appartenenti alla zona suburbana pompeiana di Oplontis, seppellita insieme a Pompei, Ercolano e Stabiae dopo l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.: oggi l’area archeologica è situata nel centro della moderna città di Torre Annunziata e comprende una villa d’otium chiamata “di Poppea” e una villa rustica detta “B o di Lucius Crassius Tertius”.