18.06.2018. A Montesarchio, non lontano dalla città delle streghe, un locale che tra ricette della tradizione e piccoli momenti di avanguardia andrà  lontano.

Il segreto di Pulcinella, un locale non al centro del mondo, ma molto ricercato e caratteristico in centro a Montesarchio (BN).

Locale nel colore del bianco, illuminato e sempre pieno di persone. Non è ubicato fronte strada e probabilmene non facile da trovare, ma ne vale sicuramente la pena poter andarea a mangiare al Il segreto di Pulcinella, di Giuseppe Bove.

Montesarchio è un paese nel beneventano dove in estate si sta particolarmente freschi grazia all’altura dove è ubicato. Molto suggestivo nel periodo invernale.
Il locale è spazioso, luminoso e pulito. I camerieri hanno spazio a sufficienza per potersi muovere in sala e per i commensali sedute molto comode.

La carta dei vini è, inoltre, un plus innegabile: curata – come quella delle birre- da un sommelier professionista impiegato in un ristorante stellato della zona, parla esclusivamente – o quasi – del ricco territorio vinicolo beneventano, con poche sortite fuori provincia e ancor meno fuori regione. Il lavoro fatto è accurato e, come succede in pochi locali ancora, per ogni pietanza è suggerito il bicchiere perfetto. Che sia da uva o da malto.

La forza di Bove è quella di sapersi muovere con agilità tra pizze tradizionali, azzardi e un’elegante via di mezzo, contemporanea, tra questi due estremi. Il menu esprime chiaramente questa sua voglia di cambiare e attitudine a un auto stravolgersi continuo, pur mantenendo un’identità.

Le specialità del menu del Segreto di Pulcinella si alternano tra una classica Mastunicola (Lardo di nero lucano biologico, scaglie di pecorino di Laticauda, pepe nero, basilico, olio EVO), una pizza quasi arcaica, a una Specialità di Pulcinella (Fior di latte, patate del Taburno cotte sotto cenere, funghi porcini saltati, pancetta di maiale nero casertano, basilico, olio EVO) rustica, ma con un’attenzione alla qualità ritrovabile nella tipologia di patate, che rendono, con la cottura sotto cenere, in maniera perfetta il sapore dei “ruoti con le patate” della tradizione.
Consigliano da abbinare la birra Kratos. Ottima birra anche per abbbinarla al Nel blu dipinto di… (Fior di latte, Blu di Mucca Jersey, spinacino saltato, prosciutto cotto artigianale di maiale nero casertano, basilico, olio EVO).

Uno degli angoli più divertenti della proposta della pizzeria è quello dove si nasconodono le ricette della tradizione scomposte e rivisitate. Come il peperone ‘mbuttunato, ovvero in pizza, L’Omaggio a Montesarchio (Fior di latte, battuto di peperone beneventano saltato con olio EVO, aglio di Bonea, origano del Taburno, capperi di Salina, alici e condita all’uscita con mollica pane tostata aromatizzata all’aglio, rosmarino e noci): semplicemente perfetta nel bilanciamento dei sapori, nella consistenza dell’impasto scioglievole, nel morso che non risulta affatto banale, piuttosto reso complesso da diverse consistenze. O il suo “panino con la mortadella” ovvero la Mangatella(Focaccia farcita con stracciata affumicata di bufala, buccia di limone, mortadella di mangalica, olio evo).

Menzione d’onore alla pizza fritta. Ottima, ma anche questa affatto classica, dove i cicoli sono sostituiti con un salume di carne di bufalo, la ricotta è 100% bufala ottimamente setacciata e i tempi e i modi di frittura sono calibrati sul tipo d’impasto altamente idratato e dalla lunga lievitazione.

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